FOTOPSICARTE’ NASCE DALL’INCONTRO DI CINQUE PROFESSIONISTE CHE DA ANNI LAVORANO IN AMBITO FORMATIVO ATTRAVERSO L’USO DEI LINGUAGGI ARTISTICI ED ESPRESSIVI.
Il gruppo FotoPsic-Arté si propone di diffondere la cultura dei linguaggi espressivi tra i professionisti che lavorano nella relazione d’aiuto.
II° EDIZIONE – NOV. 2019 | MAY 2020
DESTINATARI
Il Per-corso Formativo, quest’anno anno alla sua seconda edizione, è rivolto a tutti i professionisti della relazione di aiuto, come psicologi, psicoterapeuti, educatori, arte terapeuti, counsellor, assistenti sociali, psicomotricisti, logopedisti, fotografi sensibili all’uso terapeutico della fotografia all’interno della relazione di aiuto. I campi di applicazione delle tecniche e dei modelli presentati nei diversi moduli, potranno essere utilizzati dai partecipanti nei loro contesti di lavoro, in ambito della salute, della riabilitazione e dell’educazione (comunità, aziende, strutture sanitarie, riabilitative, educative, nella pratica clinica con i pazienti individuali).
Non sono necessarie competenze artistiche e/o fotografiche per partecipare alla proposta.
FINALITA’
Cosa può esserci di formativo e/o di terapeutico nella fotografia, nel cinema, nell’arte o più in generale nell’uso dei linguaggi espressivi?
La fotografia, crea in chi la osserva infinite prospettive di significato. Di fronte ad una fotografia, infatti, ognuno reagisce in modo differente. Ciò che la fotografia evoca e comunica emotivamente non coincide con cosa la foto mostra oggettivamente. Tra l’osservatore e la fotografia si attiva un processo proiettivo, associativo, emozionale, che permette di entrare in dialogo con se stessi e con il proprio vissuto. In quest’ottica, la fotografia, può essere utilizzata come veicolo non verbale attraverso cui accedere, esplorare e comunicare emozioni, stati d’animo, ricordi e pensieri difficili talvolta da esprimere a parole.
Nell’utilizzo del cinema a scopo terapeutico, il punto focale consiste nel lavorare sull’interazione tra opera e spettatore. L’informazione sensoriale accende “rappresentazioni mentali” specifiche e fornisce la base per ulteriori elaborazioni cognitive. Il rapporto tra stimolo e recettore si colloca così in una dimensione psicologica.
Le tecniche psicodrammatiche possono supportare l’utilizzo delle immagini e dei prodotti artistici e contribuiscono ad approfondire la conoscenza di se stessi e dell’altro attraverso gli scambi di ruolo e i vari scenari che vanno al di là della semplice empatia. Anche gli oggetti che costruiamo con i materiali artistici e le varie fasi del processo creativo, che portano alla creazione di una nuova immagine, hanno lo scopo di trovare una via di accesso a nuovi significati, grazie all’integrazione tra pensiero, emozione e percezione.
Questo lavoro d’integrazione è molto simile a ciò che accade quando realizziamo un collage: attraverso le varie fasi della sua costruzione (scelta dell’immagine, de-strutturazione e ri-configurazione dello scenario), sperimentiamo nuove e diverse ambientazioni possibili, come se fossero metafore di stati emotivi e di situazioni di vita.
L’utilizzo dei vari linguaggi espressivi nella relazione di aiuto, permette di vedere e trasformare ciò che si è bloccato a livello emozionale. Tutto ciò che è definibile come linguaggio espressivo fatto per immagini: la fotografia, il cinema, il teatro, i materiali artistici, la scrittura creativa etc. etc. rappresentano un valido strumento per esprimersi attraverso una forza che dall’interno fluisce all’esterno entrando in relazione con se stessi e con l’altro.
OBIETTIVI
La proposta intende fornire competenze teoriche sui principali modelli e sulle strategie di ricerca in psicologia dell’espressività e dell’arte; esaminare le possibili applicazioni del sapere psicologico circa alcuni generi espressivi o artistici; elaborare progetti di intervento relativi alla comprensione e alla fruizione di artefatti espressivi o artistici entro contesti differenti. Il per-corso dal taglio esperienziale, consente ai partecipanti di sperimentare in prima persona le diverse possibilità e applicabilità offerte dall’utilizzo delle arti come la fotografia, il cinema, il collage psicologico, le tecniche psicodrammatiche e quelle di scrittura creativa. I partecipanti lavoreranno attivamente sia in gruppo, sia in coppia, sia singolarmente sui propri obiettivi e sull’approfondimento e sviluppo di progetti concreti.
METODOLOGIA
La metodologia di riferimento proposta dai docenti si baserà non solo sulle esperienze di formazione personale, ma anche sulle proprie specializzazioni:
Psicodramma Junghiano, Psicoterapia Strategica, Cinematerapia, Genogramma Sistemico-Relazionale, Self-Portrait Experience® di C. Nunez, Metodo Caviardage® di Tina Festa, Arte terapia con orientamento psicodinamico e psicofisiologico.
DURATA
La proposta prevede un totale di 100 ore distribuite su 7 weekend.
Verrà rilasciato un attestato di frequenza con la partecipazione di almeno l’80% delle ore previste.
INFO: [email protected]