Il tema delle frontiere dell’intelligenza artificiale chiede una riflessione profonda in un momento in cui epocali scontri di civiltà stanno coinvolgendo l’umanità intera e lo sviluppo delle tecnoscienze ci sta portando a un ritmo sempre più veloce alla transizione dall’humanitas al transumano.
I progressi della tecnoscienza promettono la vita allungata indefinitamente, la robotica che libererà l’uomo da ogni fatica, l’intelligenza artificiale che sostituirà il lavoro mentale dell’uomo. Tutto sembra possibile e ciò che è possibile sembra debba essere attuato senza remore di alcun tipo. I transumanisti ritengono che a breve entreremo nella fase dell’uomo bionico, svincolato da ogni condizionamento naturale.
Tuttavia i travolgimenti dell’ultimo secolo, la continua minaccia del terrorismo, la lunga crisi economica, il disastro ecologico, lo squallore degli agglomerati urbani, le popolazioni in fuga da zone di guerra ecc. rendono poco credibili le promesse di benessere mentre sembrano aumentare, sin dai primi anni di vita, i disturbi psicologici dei quale la psicologia deve comprendere le motivazioni più profonde e remote.
Conduce il Seminario: Maria Pia Rosati
Laureata in lettere classiche e in psicologia, ha insegnato lettere nei licei, Psicoterapia analitica presso la scuola di specializzazione dell’Università di Trieste, è stata professor extrangero presso la Escuela de psiquiatria de la Universidad Complutense de Madrid.
È docente e didatta dell’Istituto di Specializzazione in Psicoterapia – S.P.I.G.A. (Società di Psicoanalisi Interpersonale e GruppoAnalisi) Roma.
Ha pubblicato (con Giuseppe Campailla) Psicologia Medica e numerosi articoli di psicologia, psicoanalisi e antropologia su riviste italiane e straniere.
Ha fondato nel 1981 il Centro Studi MYTHOS e l’Istituto di Psicoantropologia Simbolica e Tradizioni religiose (Roma) di cui è direttore.
È direttore di «átopon» rivista di Psicoantropologia simbolica e Tradizioni religiose. Cura per le edizioni MYTHOS le collane Nostoi, Castalia e i Quaderni Cljpas. È membro corrispondente per l’Italia dell’A.A.G.D. (Association des Amis de Gilbert Durand).
Quota di partecipazione:
€ 10 da versare in loco